I mormoni sono cristiani?

 

- Se essere cristiani significasse credere in un messia che abbia, tra l’altro, le caratteristiche sintetizzate nell’immagine qui sotto, allora la risposta non potrebbe che essere affermativa -

- Tuttavia, secondo quanto suggerito dalle confessioni cristiane più tradizionali, sia cattoliche che protestanti, pare proprio che la risposta a questa domanda sia un sonoro “NO!” -




Vediamo insieme il perché.

Ultimamente la chiesa mormone insiste molto affinché quando ci si riferisca ad essa, si usi il nome ufficiale “Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni”.

Al di là delle motivazioni di tale scelta, (che, probabilmente, i più maliziosi non esiteranno a qualificare come un maldestro tentativo di rebranding) appare evidente come i mormoni negli ultimi anni abbiano energicamente incentrato le peculiarità del loro nome e del loro nuovo logo sulla figura di Cristo, quasi a voler ribadire al mondo intero il loro status di “cristiani”.

Ma cosa ne pensano al riguardo teologi e fedeli appartenenti alle confessioni cristiane più “tradizionali”?

Abbiamo provato a scoprirlo documentandoci sul web sia su una pagina cattolica che su una evangelico-protestante ed ecco cosa abbiamo scoperto. In calce, come sempre, troverete le fonti.

Secondo quanto riportato dalla rivista di teologia cattolica “Aleteia”, in un articolo a firma del Sacerdote Luis Santamaría del Río, la chiesa mormone “si presenta come un movimento cristiano ma la nuova rivelazione introdotta dal suo fondatore include una dottrina che in fondo è un politeismo incompatibile” con il Cristianesimo. Infatti:

“1) La confessione di fede dei mormoni ha un’apparenza cristiana, ma le dottrine si allontanano dalla fede che confessano tutte le Chiese cristiane”.

“Se si guarda con attenzione alla dottrina di questa Chiesa su Dio, [..], si constata che, anche se nei suoi “Articoli di fede” sembra trasparire una fede trinitaria appropriata (il primo articolo dice “Crediamo in Dio l’Eterno Padre, e in suo Figlio Gesù Cristo, e nello Spirito Santo”), non si tratta dello stesso Dio in cui credono i cristiani, siano essi cattolici, anglicani, ortodossi o protestanti. In realtà, la dottrina mormone è in fondo un politeismo, visto che le persone della Trinità hanno categorie diverse, e sono arrivate ad essere “dèi” mediante un processo evolutivo di divinizzazione. Per questo anche gli uomini possono arrivare ad essere dèi: “Dio è stato uomo prima di essere Dio, anche noi saremo dèi”, dice uno degli autori. Uno dei fondatori di questa Chiesa ha affermato in un discorso quando segue: “Se prendessimo un milione di pianeti come questo, e il numero delle loro particelle, troveremmo che ci sono più dèi che particelle di materia in tutti questi pianeti e mondi”.

2) La Santa Sede ha affermato chiaramente che la Chiesa cattolica non accetta come valido il battesimo amministrato dai mormoni, perché alla base c’è il politeismo.

Secondo il teologo Luis F. Ladaria, tale affermazione ha diverse ragioni fondamentali. Tra queste, la più importante è il fatto che “non c’è una vera invocazione della Trinità perché il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, secondo la chiesa mormone , non sono le tre persone nelle quali sussiste l’unica divinità, ma tre dèi che formano una divinità. Ognuno è diverso dall’altro, anche se esistono in armonia perfetta”. E afferma questo basandosi sui testi dogmatici di questa Chiesa.”

“Dio Padre è un uomo esaltato, oriundo di un altro pianeta, che ha acquistato il suo status divino tramite una morte simile a quella umana, via necessaria alla divinizzazione”. Non basta: Dio Padre ha avuto parenti, e anche una moglie, una Dea Madre. Ciò non solo si allontana dalla retta fede cristiana, ma si distanzia anche molto dall’islam e dall’ebraismo, fuori dall’orbita della fede in un unico Dio.”

3) Un problema fondamentale che pone il credo mormone è la rivelazione divina, che si ritroverebbe non solo nella Bibbia, ma anche nel Libro di Mormon.

“L’8º articolo di fede della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni afferma: “Crediamo che la Bibbia sia la parola di Dio fin dove è tradotta correttamente; crediamo anche che il Libro di Mormon sia la parola di Dio”. Qui si osserva che, accanto alla Bibbia, si pone sullo stesso livello di importanza dottrinale la nuova rivelazione che il fondatore della setta, il profeta Joseph Smith, ha ottenuto da Dio nel XIX secolo negli Stati Uniti. Nella loro attività di proselitismo, i missionari mormoni insistono sulla centralità della Bibbia, per avvicinarsi ai cristiani con maggiore facilità, ma è verificato che poi tutto ruota intorno al Libro di Mormon, il cui sottotitolo recita “Un altro testamento di Gesù Cristo”. “

4) Come altre sette di impronta cristiana, la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni ritiene che la rivelazione sia aperta, e per questo non può assicurarsi una tradizione dottrinale.

Per la chiesa mormone “Dio non ha rivelato tutto in Gesù Cristo, come credono i cristiani, per i quali la rivelazione si è conclusa con la morte dell’ultimo apostolo, e dopo la Scrittura c’è il tempo della Tradizione.

Ciò si può vedere chiaramente anche nella nomenclatura usata nella setta, in cui si definisce “dodici apostoli” il Quorum o cupola suprema dei mormoni. Osserviamo che non ci si autodefinisce “successori degli apostoli”, come accade nella Chiesa cattolica e in altre comunità cristiane con i vescovi, ma direttamente “apostoli”. Il presidente della Chiesa mormone viene chiamato profeta ed è considerato supremo rivelatore nell’attualità del disegno divino. Per questo la rivelazione è aperta e nelle dottrina mormone possono cambiare elementi sostanziali, come di fatto è accaduto nel corso della storia.

5) Anche la prassi liturgica mormone si separa dal cristianesimo, con riti estranei alla fede in Gesù, come i sacramenti che si celebrano per i morti.

Da un lato i mormoni hanno una serie di riti pubblici, come il battesimo, la riunione sacramentale e la Cena, oltre all’imposizione delle mani per avere il sacerdozio di Melchisedek, o il matrimonio ordinario. Dall’altro lato ci sono i riti privati, riservati solo a coloro che hanno un determinato grado di iniziazione e che si celebrano nei loro templi, come il matrimonio sigillato (che unisce per l’eternità) o due curiosi riti estranei al cristianesimo: il battesimo per i morti e il matrimonio per i morti. Queste celebrazioni sono necessarie per poter “ascendere” nella gloria in quel politeismo descritto in precedenza.

Da questi ultimi riti deriva l’affanno mormone per la genealogia e lo studio degli antenati. I mormoni hanno bisogno di sapere chi sono i propri antenati per poter celebrare per loro, in modo vicario, questi riti, perché i defunti possano beneficiare dei loro effetti speciali in cielo. La Santa Sede ha parlato anche di questo, esortando le parrocchie e le diocesi a non permettere la copia di libri sacramentali da parte dell’istituzione mormone, che si dedica a microfilmare documentazione antica in tutto il mondo.

Dello stesso tenore l’articolo riportato sul sito dell’Istituto per la Ricerca Religiosa (di stampo evangelico), il quale sottolinea, tra l’altro, come i mormoni credano che:

Esistano altri dei oltre all’unico vero Dio;

Dio Padre è stato un uomo come noi;

Gesù e Satana sono fratelli spirituali;

Dio non sia uno e trino;

Il peccato di Adamo ed Eva fu per l’umanità una grande benedizione;

La Bibbia non è l’unica Parola di Dio.

Rimandiamo per i dettagli ai due articoli che troverete in italiano ai seguenti indirizzi web.

http://mit.irr.org/i-mormoni-sono-cristiani-un-confronto...

https://it.aleteia.org/2013/06/05/i-mormoni-sono-cristiani/

Come sempre, a voi le conclusioni.

 

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